QUALI SONO GLI OBIETTIVI DELLA SEO?
Come dicevamo, l’ottimizzazione per i motori di ricerca presenta 2 obiettivi principali:
- Attirare visite “naturali” – che vengono definite in termine tecnico “organiche” – al sito per far conoscere l’azienda e le sue caratteristiche all’utente;
- Migliorare la User Experience all’interno del sito. Che cosa indica questo termine così particolare? Non è nient’altro che l’esperienza che l’utente compie quando si trova nel sito: rimane piacevolmente nelle diverse pagine o scappa a gambe levate? Google, in questo senso, si basa su algoritmi molto rigidi, che mettono costantemente l’utente al centro di tutto: è per questo che per ottenere un posizionamento elevato bisogna disporre di un sito veloce, che si legga ottimamente anche dai dispositivi mobili (smartphone e tablet) e che presenti contenuti pertinenti. Ma di questo parleremo in seguito.
Quando si decide di dare il via ad un processo di SEO bisogna considerare che questa strategia presenta obiettivi nel medio-lungo periodo: è impensabile ottimizzare una pagina oggi e sperare di ottenere visite organiche già domani, perché ci vogliono minimo 3 mesi prima che Google decida in quale posizione meritiamo di stare. Tuttavia, se è vero che i risultati arrivano nel medio-lungo periodo, è anche vero che sono destinati a durare nel tempo: anche se Google modifica spesso i propri algoritmi, l’idea di base – quella di mettere l’utente al centro di tutto – resta sempre la stessa.
CHI È DEGNO DI ESSERE TRA I PRIMI SU GOOGLE PER LA SEO?
Partiamo dal presupposto che l’obiettivo principale di Google e, quindi, il criterio di classifica dei diversi risultati dipende unicamente da un concetto: quello di offrire sempre il miglior risultato per l’utente. Ciò significa che, per fare in modo che la maggior parte dei consumatori si affidi a questo motore di ricerca, Google sceglie accuratamente quali pagine mettere in evidenza e quali no.
Giunti a questo punto, quindi, ci domandiamo: chi è degno di essere tra i primi su Google per i risultati organici, naturali? Come dicevamo, la strategia di SEO si suddivide in attività sul sito (on site) e attività esterne al sito (off site). A livello di attività on site, il sito dovrebbe possedere le seguenti caratteristiche:
- Velocità. È fondamentale che il sito non presenti tempi di caricamento estremamente lunghi per non spazientire l’utente: Google si accorge facilmente quando una pagina risulta troppo lenta e la penalizza. Se vuoi essere sicuro di non incorrere in questo problema, puoi utilizzare un tool che lo stesso motore di ricerca mette a tua disposizione per conoscere la velocità del tuo sito sia da dispositivo fisso sia da dispositivo mobile: Page Speed Insight.
- Visualizzazione da mobile. Al giorno d’oggi la maggior parte degli utenti utilizza lo smartphone per ricercare informazioni o prodotti specifici su Google: avere un sito non ottimizzato per i dispositivi mobili può essere, quindi, controproducente.
- Meta title e meta description. I cosiddetti “meta tag” sono elementi fondamentali per la SEO: ogni pagina deve contenere un titolo e una brevissima descrizione per poter essere posizionata per le parole chiave giuste e, allo stesso tempo, invogliare l’utente a cliccare sul risultato.
- Immagini ottimizzate. Dare il via ad un processo di SEO immagini è fondamentale per aumentare il proprio posizionamento. Le immagini non devono essere eccessivamente pesanti e devono contenere nell’alt tag la keyword per la quale ci si vuole posizionare, nell’ottica di far sapere a Google di cosa trattano.
QUALI SONO GLI OBIETTIVI DELLA SEO?
Come dicevamo, l’ottimizzazione per i motori di ricerca presenta 2 obiettivi principali:
- Attirare visite “naturali” – che vengono definite in termine tecnico “organiche” – al sito per far conoscere l’azienda e le sue caratteristiche all’utente;
- Migliorare la User Experience all’interno del sito. Che cosa indica questo termine così particolare? Non è nient’altro che l’esperienza che l’utente compie quando si trova nel sito: rimane piacevolmente nelle diverse pagine o scappa a gambe levate? Google, in questo senso, si basa su algoritmi molto rigidi, che mettono costantemente l’utente al centro di tutto: è per questo che per ottenere un posizionamento elevato bisogna disporre di un sito veloce, che si legga ottimamente anche dai dispositivi mobili (smartphone e tablet) e che presenti contenuti pertinenti. Ma di questo parleremo in seguito.
Quando si decide di dare il via ad un processo di SEO bisogna considerare che questa strategia presenta obiettivi nel medio-lungo periodo: è impensabile ottimizzare una pagina oggi e sperare di ottenere visite organiche già domani, perché ci vogliono minimo 3 mesi prima che Google decida in quale posizione meritiamo di stare. Tuttavia, se è vero che i risultati arrivano nel medio-lungo periodo, è anche vero che sono destinati a durare nel tempo: anche se Google modifica spesso i propri algoritmi, l’idea di base – quella di mettere l’utente al centro di tutto – resta sempre la stessa.
CHI È DEGNO DI ESSERE TRA I PRIMI SU GOOGLE PER LA SEO?
Partiamo dal presupposto che l’obiettivo principale di Google e, quindi, il criterio di classifica dei diversi risultati dipende unicamente da un concetto: quello di offrire sempre il miglior risultato per l’utente. Ciò significa che, per fare in modo che la maggior parte dei consumatori si affidi a questo motore di ricerca, Google sceglie accuratamente quali pagine mettere in evidenza e quali no.
Giunti a questo punto, quindi, ci domandiamo: chi è degno di essere tra i primi su Google per i risultati organici, naturali? Come dicevamo, la strategia di SEO si suddivide in attività sul sito (on site) e attività esterne al sito (off site). A livello di attività on site, il sito dovrebbe possedere le seguenti caratteristiche:
- Velocità. È fondamentale che il sito non presenti tempi di caricamento estremamente lunghi per non spazientire l’utente: Google si accorge facilmente quando una pagina risulta troppo lenta e la penalizza. Se vuoi essere sicuro di non incorrere in questo problema, puoi utilizzare un tool che lo stesso motore di ricerca mette a tua disposizione per conoscere la velocità del tuo sito sia da dispositivo fisso sia da dispositivo mobile: Page Speed Insight.
- Visualizzazione da mobile. Al giorno d’oggi la maggior parte degli utenti utilizza lo smartphone per ricercare informazioni o prodotti specifici su Google: avere un sito non ottimizzato per i dispositivi mobili può essere, quindi, controproducente.
- Meta title e meta description. I cosiddetti “meta tag” sono elementi fondamentali per la SEO: ogni pagina deve contenere un titolo e una brevissima descrizione per poter essere posizionata per le parole chiave giuste e, allo stesso tempo, invogliare l’utente a cliccare sul risultato.
- Immagini ottimizzate. Dare il via ad un processo di SEO immagini è fondamentale per aumentare il proprio posizionamento. Le immagini non devono essere eccessivamente pesanti e devono contenere nell’alt tag la keyword per la quale ci si vuole posizionare, nell’ottica di far sapere a Google di cosa trattano.
- Contenuti originali. I cosiddetti “contenuti duplicati”, ossia i testi che risultano identici all’interno dello stesso dominio o tra domini differenti vengono penalizzati pesantemente da Google, che premia l’originalità.
- Contenuti lunghi ed approfonditi. Prova ad immaginare di cercare un’informazione su Google, di entrare nel risultato presente in prima posizione e di trovare una risposta di 3 parole. Deludente, vero? Ecco, il sommo motore di ricerca vuole evitare che l’utente decida di non affidarsi più a lui e, per questo, predilige le pagine esaurienti ed approfondite.
- Per riuscire nell’intento di avere un sito ottimizzato è necessario, possibilmente ancora prima della creazione del sito stesso, effettuare un’analisi approfondita delle parole chiave giuste per la tua azienda. In questo modo sarà possibile conoscere anticipatamente le keyword per le quali si vuole essere primi su Google e, successivamente, improntare l’intera struttura interna del sito e del blog sulla base di queste.
- E cosa succede, invece, con le attività off site? Per Google è fondamentale che il sito, oltre a crearsi autorevolezza da solo attraverso le strategie on site, acquisisca la fiducia del mondo del web. In che modo è possibile raggiungere questi risultati per essere primi su Google? Esistono principalmente 2 fattori che il motore di ricerca valuta in modo positivo:
- Backlink. Si tratta dei link in entrata, ossia quei link che il tuo sito ottiene da siti terzi. Quando qualcuno ti “linka”, significa che ha stima di te e che valuta positivamente il tuo sito: nessuno, infatti, sarebbe così masochista da linkare un sito scarso e poco efficace. È per questo motivo che, maggiore sarà il numero di backlink che avrai a tua disposizione, maggiori saranno anche le probabilità che Google decida di inserirti tra le prime posizioni.
- Social Media Marketing. L’attività sui Social Network aiuta ad aumentare la brand reputation online della tua azienda: utilizzare costantemente i Social Media e condividere al loro interno gli articoli e i contenuti del sito ti permette di essere visto in modo positivo dal motore di ricerca.
- Questi sono i principali fattori su cui Google basa la propria scelta, ma, ovviamente, il mondo della SEO è vastissimo. Scoprilo da cima a fondo grazie alle seguenti letture:
- Indicizzazione SEO: cos’è e come funziona?
- Ottimizzazione SEO: 7 consigli per mantenere il ranking del tuo sito web;
- Tecniche SEO: ecco quelle che funzionano nel 2018!
- Come sempre, puoi accedere anche ai nostri video per ottenere ulteriori informazioni: